A circa tre mesi dal lancio di Metal Gear Rising: Revengeance, il produttore Yuji Korekado rivela che inizialmente non voleva che Platinum Games lavorasse sul gioco.

Korekado ha raccontato all'Official Xbox Magazine come ha vissuto l'inizio della collaborazione con Platinum Games:

"Quando Kojima Productions ha deciso di mandare il gioco a Platinum, era decisamente un periodo oscuro. Delle persone avevano fatto grandi sforzi, ed erano finite in un buco oscuro. Quando Platinum ha visitato lo studio per ricevere un aggiornamento sul gioco, mi è stato chiesto di presentargli lo stato corrente. Fu un'emozione molto complessa: volevo continuare a sviluppare il gioco internamente, ma Kojima voleva che fosse spostato all'esterno. È stato frustrante, ma ho dovuto spostarmi insieme al gioco."

"Fortunatamente per me, ho potuto partecipare allo sviluppo anche quando è andato a Platinum. Quando ho realizzato che avrei fatto progressi, ho tagliato via tutta la mia acidità e sono semplicemente andato d'accordo con il lavoro. Quando ho visto il primo trailer di Revengeance, ho capito che era qualcosa che Kojima Productions non avrebbe potuto fare, era qualcosa che mi ha reso davvero contento."

Nonostante le differenze di Rising da un qualsiasi altro Metal Gear fatto fino ad ora, Korekado continua ad insistere su un certo tipo di opportunità date al giocatore:

"Metal Gear subentra quando diamo al giocatore la libertà di affrontare le cose in diversi modi, per tagliare nel migliore dei modi. Indipendentemente dal fatto che puoi voler sorprendere il nemico alle spalle oppure affrontarlo di faccia come in un gioco d'azione, quando inizi a tagliare, inizi ad espandere e ad avere più opzioni."

"Si parla sempre di opzioni," ha concluso Korekado. "Avere diversi sbocchi e diverse situazioni di cui il giocatore possa godere. È questa la sensazione di Metal Gear."