• Già in lavorazione un Metal Gear senza il maestro
  • Appuntamento a settembre
  • Battaglie multigiocatore di nuova generazione




Intervista a Kojima al TIME, parla della violenza. MGSV sarà il suo ultimo Metal Gear?
scritto da Pasta Eater il 17 Giugno 2014

Il Maestro Hideo Kojima è stato recentemente intervistato dal famoso settimanale statunitense TIME: tra le molte dichiarazioni, il motivo per cui ha deciso di realizzare in prima persona un nuovo capitolo della saga e l'ennesima proclamazione che questo sarà l'ultimo Metal Gear diretto da lui. Per l'intervista completa, tradotta per voi in Italiano da MGW, continuate a leggere dopo il salto!


D: La saga di Metal Gear esplora temi politicamente complessi e talvolta controversi, in particolare le questioni dei fini e dei mezzi in riferimento alla guerra. Quanto vedremo filtrare le sue opinioni politiche attaverso la trama?
 
R: Non parlerei solo delle mie opinioni politiche, ma anche del fatto che io amo i film. Cerco di guardarne uno al giorno, se non di più, e attraverso i film ho imparato moltissimi temi politici di cui non mi interressavo, aspetti culturali di cui non ero a conoscenza e fattori economici a cui nemmeno avrei pensato. Quindi penso che l'intrattenimento vada oltre questo.
 
Nel caso dei film, puoi sederti per due ore, farti una bella dose di risate e dire "Oh Dio, è stato divertente!". Ma, almeno per me, l'esperienza con i film è andata oltre. Mi ha donato cose di cui prima non ero interessato o di cui non ero a conoscenza.
 
Non credo che si possano vedere molti videogiochi che abbiano lo stesso messaggio, che vadano oltre l'essere un semplice mezzo di intrattenimento. Credo che sia parte del mio ruolo, del mio dovere, inserire nei miei videogiochi ciò che sperimento tramite i film, esplorare questa filosofia che i film mi hanno donato. Voglio trasmettere qualcosa di simile alla gente tramite i giochi che creo.
 
 
D: I suoi giochi mostrano anche un interessante contrasto tra un messaggio contro la violenza o la guerra (come se  cercasse di salvare il mondo da se stesso) e la violenza fisica che l'utente stesso perpetra giocando.
 
R: Metal Gear Solid è prima di tutto un gioco di infiltrazione. Vai in un certo posto, esegui la tua missione, quindi torni indietro. Queste sono le tue azioni come giocatore. Ma puoi scegliere cosa fare, mettendo in gioco la tua moralità e i tuoi valori.
 
In un film, alla fine è un personaggio a sé stante, separato da te, che compie le azioni. Nel videogioco, invece, dipende da te. Dipende dalla tua volontà di uccidere, di fare una determinata cosa, di essere violento o meno. Credo che questo sia qualcosa di unico: posso rappresentare questa violenza, e quindi il giocatore può sperimentarne la vera essenza tramite gli elementi ha nel suo background culturale. Quindi sì, è una sorta di approccio contraddittorio, ma voglio che le persone comprendano gli effetti collaterali della violenza sperimentando la guerra nei videogiochi.
 
 
Per esempio, la saga di Metal Gear ha sempre avuto un messaggio anti-nucleare. Quindi in  Metal Gear Solid: Peace Walker ho provato a domandarmi perché le Nazioni si dotano di armi nucleari. Peace Walker è ambientato in Costa Rica, uno Stato privo di esercito. Il giocatore lo crea dal nulla per proteggere questa nazione, inizia ad addestrare soldati, e, quando arriva a dar vita alla terza potenza mondiale, il resto del mondo cerca di attaccarla e distruggere quel potere. Il giocatore è così posto nella situazione di poter scegliere di acquisire un'arma nucleare, che fino a quel punto era vista come completamente cattiva e sbagliata. Il giocatore stesso deve compiere quella scelta, ponderando il suo stesso concetto di deterrenza nucleare, e la questione morale è interamente nelle sue mani.
 
 
D: Nei vecchi Metal Gear la violenza era più astratta a causa della tecnologia, che era molto meno efficace dal punto di vista dell'impatto visivo. In Metal Gear Solid V, il motore grafico è ora così realistico che mi chiedo come riuscirà ad equilibrarsi tra il realismo e la gratuità.
 
R: Non sono sicuro che questo risponderà completamente alla sua domanda, ma la questione non riguarda soltanto il motore o il realismo della grafica, perché non sto cercando di raffigurare la violenza. Sto cercando di mostrare cos'è la violenza stessa. Quindi la relazione con la grafica non è così stretta, sto cercando di porre al giocatore, tramite un medium interattivo, la domanda: "Che cos'è la violenza?".
 
 
Ci sono molti giochi in cui combatti alieni o zombi, ed hanno una grafica molto avanzata, ma si pongono il problema del perché quegli eventi stanno accadendo.In Metal Gear Solid, sto cercando di arrivare al perché della violenza, perché questi accadimenti violenti si sono verificati.  La mia intenzione è quella di portare il giocatore a domandarsi perché queste cose stanno accadendo. [e ci sta riuscendo benissimo fin da ora, solo grazie ai trailer, ndR]
 
 
D: Dal lato opposto, la saga di Metal Gear ha sempre avuto questo peculiare senso dell'umorismo, come il cavallo che defeca o il montone stordito che viene recuperato in volo, come abbiamo potuto vedere nella recente demo. Da dove arriva?
 
R: I miei sono videogiochi piuttosto stressanti, è necessario giocarli per molto tempo. Quando devi infiltrarti hai il costante stress del "quando mi beccheranno?" che crea un tensione costante. È qualcosa di simile a ciò che Alfred Hitchcock faceva nei suoi film. Erano troppo seri e pesanti per essere fruiti per l'intera durata. Così, per ridurre lo stress e la tensione nello spettatore, aggiungeva elementi umoristici. Io faccio qualcosa di simile nei miei giochi.
 
Lo so che nessuno userebbe una scatola per nascondersi in guerra, ma voglio cambiare la percezione, alleviare la tensione, permettere al giocatore di rilassarsi brevemente per poi continuare la missione. Piazzando strategicamente questi elementi nel gioco, penso di aiutare il giocatore a proseguire il gioco per periodi di tempo più lunghi, potendomi al contempo permettere di raccontare la seria e pesante trama che voglio trattare.
 
 
D: Dopo Metal Gear Solid 4 aveva dichiarato che avrebbe lasciato la saga, eppure eccola qui, con un titolo appena rilasciato ed un altro in lavorazione, che insieme compongono il quinto capitolo. Perché ha deciso di tornare ancora una volta a lavorarci sopra?
 
R: Inizialmente volevo lasciare la serie nella mani dello staff, che è mediamente più giovane di me, e lasciare che fossero loro a continuare. E così feci, e il risultato fu Metal Gear Rising: Revengeance. Dopo Rising, capimmo che i capitoli numerati erano semplicemente troppo pesanti per il mio giovane staff. Per questo decisi di tornare a sviluppare il nuovo capitolo personalmente. Idealmente vorrei lasciarlo a loro, per avere il tempo e la concentrazione necessari per lo sviluppo di una nuova IP. Però Metal Gear è un grande titolo, che ha un enorme budget, che ottengono pochi titoli.
 
Quindi in qualche modo credo che trarrò vantaggio da questo per provare cose nuove, perché ogni volta che lavoro su un qualsiasi videogioco, sia Metal Gear o qualcos'altro, cerco di creare novità. Perciò la mia sfida, ora, è quella di implementare tutte le nuove cose che ho in mente, pur mantenendo gli elementi che compongono l'essenza di Metal Gear.
 
E questa volta, lo dirò ancora, è l'ultima. Non sarà l'ultimo Metal Gear, ma sarà l'ultimo a cui lavorerò. È su questo che mi concentro, quando inizio a lavorare ad un gioco. Ogni gioco che faccio, lo creo pensando che sarà davvero l'ultimo gioco che creerò. Perciò ci metto dentro tutto quello che posso, in modo da essere sicuro che non avrò rimpianti.
 
Chissà perché mi viene in mente questa missione di Ground Zeroes...
 
 
D: Cosa, nel mondo videoludico, NON è cambiato nei decenni?
 
R: La tecnologia ha ovviamente fatto passi da gigante, dal suono, alla grafica, al gameplay. Ma il contenuto del gioco, ciò che ne è davvero l'essenza, non è cambiato molto da Space Invaders. È sempre la solita vecchia storia, il cattivo che arriva e il giocatore che lo sconfigge. Il contenuto non è cambiato, è una sorta di vuoto.
 
 
Cosa pensate delle dichiarazioni di Kojima? Crederemo ancora una volta al suo ritiro dalla nostra saga preferita o non ha più nessuna credibilità a riguardo? Venite a parlarne con noi!

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