scritto da Magnus Snake il 03 Agosto 2015
Il giornale finanziario Nikkei ha pubblicato un articolo riguardante la complessa situazione nell'ambiente lavorativo della Konami, l'articolo, darebbe ulteriore voce al capitolo Kojima-Konami e quello riguardo la politica sul moble gaming. Vengono inoltre trattate le preoccupanti condizioni di morale dei dipendenti, una situazione che, per una azienda come la Konami, non sembra essere portatrice di buone notizie.
Il Nikkei ha di recente rilasciato un articolo il cui oggetto ha prorpio la condizione della Konami, in esso si è dato un ulteriore dettaglio sulla rottura dello storico rapporto tra Hideo Kojima e il colosso multinazionale nipponico, riguardo a ciò sembra che una delle cause sia proprio l'ultimo titolo del maestro, Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Non solo perchè il titolo è stato più volte ritardato nella sua release, ci sono poi ben 80 milioni di dollari usufruiti da Kojima e il suo staff per lo sviluppo di MGSV questi paiono essere i motivi per cui l'astio tra le due parti sia arrivato dove è oggi.
Pare inoltre che, grazie anche al successo avuto in ambito mobile con Dragon Collection nel 2010, Konami abbia visto grosse opportunità di risparmio, nonchè un guadagno più semplificato; un pensiero di low cost-high profit che pare sia divenuto un punto focale della politica videoludica di Konami. Questo, quindi, ha avuto conseguenze sui titoli per console (non solo Kojima col Metal Gear Franchise, ma anche Castelvania, Silent Hills, Suidoken e Love Plus hanno fortemente sentito il colpo).
Quello che, però, fa maggiormente "paura" è la situazione dell'ambiente di lavoro: telecamere installate nei corridoi che, apparentemente, servirebbero per monitorare i movimenti dei lavoratori e cartellini che calcolano quanto tempo viene usato nelle pause-pranzo, e tutti coloro che sfruttano di quantitativi di pause troppo lunghe vengono richiamati e rimproverati per tutta la compagnia.
Va poi ad aggiungersi il fatto che non a tutti i dipendenti vengono dati indirizzi email tranne coloro il cui ruolo specificamente lo richieda (come gli addetti alle vendite e pubbliche relazioni), ad altri dipendenti, poi, viene assegnata un indirizzo di posta elettronica random ogni mese.
Alquanto preoccupante poi è la condizione dei dipendenti, infatti sembra che tutti coloro che vengono classificati come personale "inutile" siano reindirizzati e trasferiti in un settore/ufficio diverso, compreso il lavoro manuale nella catena di montaggio per le macchinette pachinko/slot machine della Konami, fare da agente di sicurezza o bidello nelle palestre della compagnia. Presumibilmente appare che il personale soggetto a questo trattamento sia non solo il personale junior, ma anche alcuni senior e sembra che questa affermazione sia supportata da una intervista del 2013 in un cui un ex-dipendente della Konami sia stato trasferito dal settore del game development allo stabilimento per la produzione dei pachinko, causando al soggetto una grave forma di depressione.
Altro episodio che rafforza queste teorie di cattivo ambiente lavorativo sta nell'annuncio delle dimissioni dalla Konami di un altro ex-dipendente, annuncio dato su Facebook e monitorato da alcuni dirigenti, notando un determinato quantitativo di "Mi Piace" al post, sembra che i dipendenti che abbiano messo il Mi Piace al post siano stati trasferiti in altri settori all'interno della compagnia, Facebook viene spesso utilizzato dalle aziende per monitorare i propri dipendenti, ma sembra proprio che Konami abbia portato il tutto ad un livello successivo.
La stessa Nikkei ha provato, senza successo, a contattare la Konami per avere delle delucidazioni in merito a tutte queste affermazioni, è quindi probabile che avremo altre news in merito.
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