Purtroppo no, il lanciamissili Nikita è frutto della fantasia del nostro caro Kojima-san, che ha trovato l’ispirazione per il nome nell’omonimo film franco-italiano del 1990. Le caratteristiche di questo gioiellino sono davvero intriganti: il vantaggio tattico di poter lanciare missili la cui traiettoria sia comandabile a distanza con precisione è evidente. L’ostacolo insormontabile alla realizzazione di un’arma simile è però proprio la sua grande maneggevolezza: le fasi di manovra, durante le quali il missile può girare a destra o a sinistra (ma non lungo l’asse verticale) avvengono ad una velocità palesemente insufficiente a mantenere il missile in volo.  In un’intervista di qualche tempo fa, l’ex SAS (e oggi scrittore) Chris Ryan affermò infatti che quest’arma è uno degli elementi più irrealistici del primo Metal Gear Solid, proprio in virtù del fatto che, anche quando il razzo accelera in percorsi rettilinei, la sua velocità è decisamente inferiore a quella necessaria per garantirgli la portanza necessaria a sostenere il suo stesso peso.

 

Invece LUI è molto realistico, vero?

 

Snobbata da alcuni giocatori, osannata da altri, quest’arma è quantomeno essenziale sia in MGS che in MGS2: senza di essa è semplicemente impossibile distruggere i pannelli di controllo dei pavimenti elettrificati che impediscono l’accesso, rispettivamente, al laboratorio di Otacon e alla cella del presidente Johnson, rendendo il lanciamissili essenziale per la prosecuzione della trama. Oltre a questi utilizzi obbligati, è  efficace per abbattere Sniper Wolf nel nevaio come anche nel secondo scontro con Vulcan Raven, per fare due esempi, ma può essere sfruttata anche durante il resto del gioco, tenendo però presente che l’esplosione può facilmente essere udita dalle guardie, causando lo stato d’allerta.

 

Il Nikita e lo Stinger.  Snake può portare con sé entrambi. Contemporaneamente. Oltre a una miriade di altre armi e oggetti. 

 

Parlando di Nikita, trovo interessante spendere due parole anche per l’altro lanciamissili presente nella saga: il FIM-92 Stinger. Realmente esistente, ha una lunghezza di 1,52 metri per un peso, da carico, di 15,2 kg (il lanciatore, nonostante le notevoli dimensioni, pesa solo 5.100 grammi). Il missile, che gode di un sistema di puntamento basato sulla rilevazione degli infrarossi (e quindi del calore), viene prima espulso dal lanciatore tramite un piccolo motore; quando giunge a distanza di sicurezza, si attiva il motore principale, alimentato da combustibile solido, che gli permette di raggiungere la considerevole velocità di punta di oltre 2.300 km/h. Questo accorgimento, essenziale per evitare che l'operatore venga ustionato dai gas di scarico incandescenti, è riprodotto e chiaramente osservabile fin dal primo Metal Gear Solid.

Quello che a me, da buon Ligure, fa più impressione di questa temibile arma è il costo:  mediamente, per i consistenti ordini effettuati dagli USA, il prezzo spuntato varia tra i 26.000 e i 35.000 $ per ciascun missile. Addirittura, però, la Svizzera nel 1988 ne acquistò 2.500, allo sconcertante prezzo UNITARIO di 126.000 $. Quindi, anche considerando il valore inferiore, per abbattere i 25 Metal Gear Ray che difendevano l’Arsenal Gear, Raiden mandò letteralmente in fumo COME MINIMO 2,6 MILIONI di dollari in munizioni. 

 

Che confrontati ai 19 miliardi che quel tizio là ha speso per un’app da 89 centesimi sembrano pochi, però son soldi.

 

E tu come usavi (o usi!) queste due armi? Con discrezione, esclusivamente quando è impossibile farne a meno, oppure con più leggerezza, facendo saltare per aria i nemici? Vieni a raccontarcelo!