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Parla Kojima: "MGSV è il gioco che ho sempre voluto fare"
scritto da SRVshuffle10 il 10 Marzo 2014

IGN ha intervistato recentemente Hideo Kojima e Yoji Shinkawa riguardo agli sviluppi che seguirà la serie con il prossimo capitolo. I due parlano di come le capacità del Fox Engine e i gli sviluppi dell'hardware delle console abbiano permesso lo sviluppo multipiattaforma di MGSV, che Kojima definisce come "il gioco che ho sempre voluto fare".


"In passato giocavo ad un gioco una volta, lo finivo e ci giocavo di nuovo. Trovavo sempre nuovi modi per apprezzare i giochi che finivo, nuovi elementi che mi facevano rigiocare una seconda e una terza volta. Quello mi sorprese. A quei tempi, con i giochi lineari magari compravi il DLC o giocavi online dopo averli finiti. In quel senso, penso che venissero sfruttati al meglio la bellezza e la parte migliore di un gioco. Rendendo The Phantom Pain un open-world vogliamo ricreare quella sensazione: abbiamo provato ad aggiungere così tanti elementi di gameplay che ogni giocata sarà differente. [...] Vogliamo rendere il gioco accessibile a più persone possibile, per questo abbiamo esaminato giochi di altre compagnie e abbiamo cercato di creare qualcosa con un set standard di controlli."

 

 

Kojima ribadisce che The Phantom Pain "sarà 200 volte più grande di Ground Zeroes" e c'è il rischio che "i giocatori pensino di non riuscire a finirlo".

 

"Volevo creare un gioco del genere da lungo tempo ma a causa delle limitazioni dell'hardware non ne sono stato in grado. Ho dovuto creare giochi lineari, con le scene d'intermezzo per renderli più teatrali, ma ora posso dare al giocatore tutta la libertà possibile. All'inizio della missione dovrete trovare il modo di arrivare all'obiettivo, pianificare un percorso e pensare a come scappare; penso che questa sia il nocciolo dell'esperienza e la parte migliore del gioco."

 

Shinkawa-san invece parla di come il processo di design sia stato facilitato dal Fox Engine, che ha permesso al team di "non essere dipendenti dall'hardware", in modo da "concentrarsi sulle emozioni che volevamo trasmettere al giocatore. Non siamo stati limitati in nessun modo dalle specifiche delle diverse piattaforme".

 

Continua Kojima: "È sempre un gioco stealth: lo scopo principale è quello di non farsi scoprire. Ma se vi scoprono e ingaggiate un combattimento potete cercare di scappare. Se riuscite a scappare verranno a cercarvi, ma se aspettate un poco i nemici se ne andranno e potrete ritornare alla missione ed infiltrarvi ancora. Il ritmo è quello caratteristico di Metal Gear ed ho voluto mantenerlo. Inoltra spostarsi con la jeep, carri armati e cavalli permetteranno al giocatore di creare il proprio ritmo e uscire degli schemi che il game designer ha in mente".

 

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