scritto da .:Meryl:. il 09 Marzo 2014
Il maestro Hideo Kojima ha concesso un'intervista a Sergio Pennacchini di Repubblica.it., nel corso della quale ha parlato dei temi di Metal Gear Solid V ed ha detto la sua sul modo in cui la guerra viene trattata all'interno del medium videoludico. Il suo pensiero è, come sempre, estremamente interessante.
"Nei videogame la guerra spesso è raccontata come un gioco, si spara a un nemico senza sapere perché, senza riflettere. Io cerco sempre di mandare un messaggio, di far vivere emozioni che escano dallo schermo e rimangano addosso" ha subito premesso Kojima. "Qualsiasi guerra, da qualunque lato la si guardi, è ingiusta. La storia di Metal Gear Solid V parla di vendetta, di sacrificio, ma soprattutto d’ingiustizia."
Il maestro si sofferma anche a parlare della scelta di Here's To You, che dopo aver chiuso meravigliosamente Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots, è la canzone di apertura di Ground Zeroes: "Ho scelto quella canzone di Morricone perché parla proprio d’ingiustizia, di due immigrati italiani a New York, Sacco e Vanzetti, mandati sulla sedia elettrica pur se innocenti. In ogni guerra ci sono innocenti che muoiono e non vedo perché i videogame debbano astenersi dal raccontare anche il lato tragico di un conflitto."
Kojima ha anche commentato le condizioni decisamente inumane in cui i prigionieri sono tenuti nel Camp Omega, che ricordano e nemmeno poco, tra l'atteggiamento dei militari che li sorvegliano e l'abuso del waterboarding, quelle del campo di Guantanamo: "siamo nel 1975, erano altri tempi" si è limitato a dire, non addentrandosi in una possibile critica relativa al campo di detenzione americano.
Viene confermato che il filmato di apertura di Ground Zeroes sarà un unico piano sequenza, privo di stacchi, con la telecamera che si sposterà agevolmente lungo Camp Omega senza tagli, seguendo l'azione e le vicende. Una scelta che viene ovviamente dalla passione per il cinema di Kojima, che si ispira ai grandi maestri del medium: "Amo il cinema, in particolare tutti i lavori di Kubrick e Hitchcock, che per me sono sempre stati una grande fonte d’ispirazione. Nodo alla gola di Hitchcock era girato solo con piani sequenza, un’idea che mi ha sempre affascinato moltissimo. Ma il rapporto tra cinema e videogame sta cambiando, Prima era a senso unico, noi guardavamo al cinema cercando di ricreare quell’impatto visivo, rubando tecniche. Ma oggi è anche Hollywood a ispirarsi a noi. Lo stesso Gravity ha diverse scene che ricordano molto certi videogame".
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