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MGS in Real World - War has changed...
scritto da Pasta Eater il 02 Marzo 2014

All’inizio di MGS4, Snake commenta, abbattuto, che la guerra è cambiata: da battaglia per far prevalere la propria nazione, etnia o ideologia, s’è trasformata in routine. Una sorta di videogioco reale
Quali sono stati i cambiamenti in ambito bellico nell’universo di MGS,e come sta cambiando la guerra nel nostro?
 

Nel 2014 di Snake e compagni, il punto focale del dominio bellico è costituito dal controllo. Dopo un’era in cui la deterrenza, rappresentata dalle armi atomiche, era la chiave per il potere su scala globale, è arrivata un’era in cui la capacità di gestione del campo di battaglia fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Nel corso degli anni i Patriots hanno sostituito le armi e i mezzi militari, dotandoli di ID Tag, dei sistemi in grado di interfacciarsi con le nanomacchine inserite nel corpo dei soldati, bloccandone il funzionamento se l’individuo non è autorizzato o se non è affatto dotato del sistema di controllo (proprio come accade a Old Snake nelle prime fasi del gioco). Grazie a questi espedienti è possibile, per i Patriots, creare un sistema in grado di controllare e gestire completamente l’andamento di qualsiasi battaglia: è il sistema SOP, Sons Of the Patriots; tramite le nanomacchine è possibile controllare in remoto posizione, stato di salute, armamenti di ciascun soldato; possono perfino essere controllate e moderate le emozioni e le sensazioni, riducendo la percezione del dolore come lo stress o la paura, aumentando notevolmente resistenza e combattività dei soldati. Oltre al controllo generale della situazione, il sistema SOP permette anche una totale integrazione all’interno delle squadre dispiegate sul campo, che riescono a condividere informazioni, sensazioni e posizione in tempo reale e senza dover comunicare verbalmente, come se fossero un sol uomo, garantendo una maggiore efficacia d’azione. 
Il Rat Patrol Team. In basso a destra, il testimonial di Activia.
 
Ma la novità più evidente in ambito bellico è rappresentata dai GEKKO:  veicoli da battaglia autonomi; senza necessità di intervento umano, possono controllare (per restare in tema) ampie zone di territorio, grazie alla loro notevole mobilità, garantita da vere e proprie zampe biomeccaniche (la cui parte biologica è costituita da tessuto muscolare derivato da ungulati –come, ad esempio, gli stambecchi –), alla loro sensibilità, grazie a sensori in grado di percepire suoni, odori e infrarossi, oltre che alla luce visibile, e soprattutto grazie alle due mitragliatrici calibro 50. 
Sono invisibile… sono invisibile… vado in punta di piedi…
 
A quanto pare, anche nel mondo reale stiamo andando verso una sempre maggiore importanza del controllo; lo scandalo dell’imponente sistema di spionaggio della NSA, svelato dalla “talpa” Snowden (di cui ho parlato qualche tempo fa) sembra un “buon inizio”: il controllo delle informazioni è infatti una base per poter prevenire le mosse degli avversari e spianare la strada a ulteriori interventi di controllo globale.  Ad oggi non sono noti sistemi integrati e complessi come il SOP, ma è comunque possibile un notevole controllo del campo di battaglia. Conoscere la posizione dei propri soldati in tempo reale e con precisione è ovviamente possibile grazie alle tecnologie satellitari, GPS GLONASS; rispettivamente, i sistemi di posizionamento globale realizzati da USA Russia. La precisione di questi sistemi è ormai a livelli più che accettabili anche per usi civili, con un’accuratezza nell’ordine di grandezza del metro; utilizzando apparecchi e accorgimenti particolari è possibile scendere addirittura al decimetro
Il mezzo meccanico simbolo della guerra odierna è invece il drone: come il Gekko è privo di pilota; molto spesso è comandato in remoto, ma è possibile anche impostare un obiettivo da raggiungere senza intervento umano. Possono essere di dimensioni molto diverse, da quelle di un aliante a quelle, più occultabili, di un frisbee. Alcuni dei modelli più grossi possono essere dotati di armi. Di norma però si preferisce contenere dimensioni e peso per poter utilizzare motori elettrici per la propulsione, che riducono drasticamente emissioni di calore e rumore, rendendo  questi velivoli molto più stealth.
Due droni agli estremi: A sinistra il famoso Predator. L’altro no, purtroppo non è Alien.
 
Chissà se in futuro la tecnologia reale raggiungerà quella mostrata in MGS4. Per ora il deterrente nucleare rimane il principale metro di paragone tra le varie potenze, tanto che un governo sconclusionato come quello della Corea del Nord ha potuto tenere sul chi va là per settimane il mondo intero, con la minaccia di scatenare un guerra nucleare. In effetti la teoria MAD (Mutual Assured Destruction) può essere solo scalfita dalle mosse di qualche pazzo a capo di un Paese nuclearizzato, perché le maggiori potenze non hanno nessun interesse a sfruttare l’enorme potenziale atomico di cui dispongono, perché significherebbe solo la fine del genere umano, e magari della vita sulla Terra. Questo induce a pensare che, presto o tardi, si cercherà di superare lo stallo nucleare con una nuova tecnologia; che sia una sorta di SOP o qualcosa di completamente diverso è impossibile da immaginare per noi “comuni mortali”, ma possiamo essere quasi certi che, in diverse nazioni al mondo, anche in questo momento si stanno studiando nuovi metodi per imporre la propria egemonia sul resto del pianeta. 
 
Cosa ne pensi? Arriveremo ai livelli tecnologici di MGS4? Hai in mente altre somiglianze tra il 2014 pensato da Kojima e quello reale? Vieni a parlarne con noi!

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