Alcuni mesi fa un neurochirurgo italiano, Sergio Canavero, ha dichiarato che il trapianto di testa è tecnicamente possibile, e che in pochi anni potrebbe diventare realtà. Egli afferma che, utilizzando lame estremamente affilate e taglienti sarebbe possibile realizzare un sito di taglio adeguatamente preciso senza creare significativi danni al midollo spinale: il tronco encefalico ed il midollo spinale, grazie anche a “ponti biochimici” particolari, potrebbero così unirsi efficacemente, riformando un individuo “integro”.

La lama utilizzata per gli interventi.

 

 Questo tipo di intervento sarebbe realizzabile per un paziente con gravi problemi al midollo spinale, sofferente ad esempio di patologie neuromuscolari degenerative, che potrebbe ricevere il corpo di una persone morta per traumi cranici o ictus, con il resto del corpo intatto. Certo, il caso di Big Boss non è esattamente l’ideale per questo intervento, in quanto anche la sua testa era senz’altro danneggiata dal fuoco, così come il corpo di Solidus era decisamente poco intonso; ma se possiamo credere che il Boss sia stato “aggiustato” con “pezzi di ricambio” dell’ex-presidente, forse potremmo credere anche ad un intervento del genere. 

Una delicata operazione al midollo spinale.

 

Adesso arrivano le brutte notizie. L’esclusiva mondiale di questa scioccante dichiarazione del prof. Canavero è del settimanale OGGI. Con tutto il rispetto verso il direttore della testata, i cui editoriali sono spesso interessanti ed intelligenti, trovo che la scelta del medico italiano sia stata quantomeno curiosa. Il mondo scientifico ha avuto risposte contrastanti: alcuni hanno bollato semplicemente la notizia come bufala, altri hanno sostenuto che forse è fattibile ma non se ne può neanche discutere perché sarebbe un abominio etico. Siccome la verità, spesso, sta nel mezzo, mi sento di dare più credito a chi ha argomentato le sue perplessità: secondo alcuni medici, il congiungimento della testa del ricevente al corpo del donatore sarebbe fattibile, ed il cervello potrebbe continuare a vivere; però fanno notare come il nostro organo più importante sia formato da neuroni che si specializzano nello svolgere determinati compiti, tra cui riconoscere e gestire il corpo dell’individuo: cambiandolo, è probabile che questo non venga riconosciuto, in tutto o del parte, e non sia effettivamente controllabile. Sarebbe quindi solo un modo per far sopravvivere un cervello, in maniera però decisamente macabra e difficilmente accettabile: meglio le teste in bottiglia di Futurama, a questi punti!

In fondo, è pur sempre un ex-presidente USA anche lui!

 

Immaginiamo, però, che in futuro il trapianto di testa diventi davvero possibile: quali sarebbero le implicazioni etico-sociali? Cosa rappresenterebbe, per i parenti del donatore di corpo, l’individuo che ne uscirebbe? 

Possiamo anche spingerci oltre: a quel punto, cosa separerebbe l’umanità dal clonare ogni bambino in modo da “allevare” un corpo perfettamente compatibile col suo da poter utilizzare in caso di necessità? In tal caso, potremmo parlare di "terapie preventive" oppure, forse più correttamente, di schiavitù dei cloni? Fin dove possiamo spingerci nelle applicazioni della ricerca scientifica in questo campo?

 

 Questo argomento è molto complesso e controverso: se ti va di condividere le tue opinioni a riguardo, possiamo parlarne insieme in QUESTO TOPIC. Può uscirne una discussione interessante, partecipa anche tu!