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Codec Ramblings - Dualismo e ironia drammatica in MPO
scritto da Snake Man il 02 Febbraio 2014

Un motivo che ritorna frequentemente nel corso della saga di MGS è quello del dualismo e della specularità. A prescindere dal discorso sul suo dubbio status nel canon, è interessante dare un’occhiata a come questo tema viene sviluppato in Portable Ops, e a come molti elementi dell’intero gioco vengano ad entrare in parallelo col primo Metal Gear Solid.


Necessario avviso preliminare: ci saranno degli spoiler di Portable Ops, quindi invito chi non l’ha ancora giocato (ma intende farlo) a non leggere il resto dell’articolo.


L’antagonista principale, Gene, rappresenta contemporaneamente un “fratello” e uno “specchio dal futuro” per Big Boss. Entrambi sono, anche se in modo diverso, “figli” di The Boss: l’uno è il frutto del Progetto del Successore mirato a creare un perfetto comandante carismatico, l’altro è il suo miglior allievo ed erede. In questo senso, si può dire che il rapporto fra i due sia paragonabile a quello fra Liquid Snake e Solid Snake nel primo MGS, con il confronto basato però anche sulle loro abilità di comandanti e strateghi carismatici. Infatti, l’incidente della penisola di San Hieronymo è la prima esperienza di comando per Naked Snake (di nuovo, indipendentemente dalla canonicità del titolo: nell’ambito di questo gioco, lo è), che, richiamato a forza e catapultato a fermare la rivolta della propria vecchia unità, si trova a dover convincere, formare e guidare un esercito di “ribelli” sottraendoli al comando di un uomo in grado di manipolare e terrorizzare gli uomini col solo potere della propria voce. Un duello fra carismi che cercano di essere interpreti di quella che considerano la volontà e il ricordo della loro “madre” comune.

Beh, in termini di carisma non credo ci sia gara. Insomma… lui è… quegli occhi….


Il motivo del dualismo è ulteriormente approfondito da altri due personaggi. Python è una sorta di doppio del giovane Naked Snake soldato e assassino, in quanto “plasmato” per essere un anti-Snake, e il rapporto fra i due è simile a quello fra Gray Fox e Solid Snake (l’ossessione nei confronti del vecchio amico, l’essere mantenuto in vita artificialmente, il disturbo da stress post-traumatico, eccetera). Per quanto riguarda Elisa e Ursula (oltre, ovviamente, al suo essere in sé un personaggio letteralmente duale), trovo significativa la doppia profezia detta al protagonista in punto di morte: “tuo figlio porterà il mondo alla rovina, tuo figlio salverà il mondo”. Questa predizione, fatta da due personalità diverse, apparentemente opposte ma complementarmente reali, proietta la storia di Portable Ops verso il futuro della serie con un tocco della cosiddetta ironia drammatica.

Il sogno di Gene di una nazione e di un mondo in cui i soldati siano ancora necessari ed influenti è chiaramente identico a quello che porterà Snake ad abbracciare il suo nome di Big Boss e a creare l’ideale di Outer Heaven; ne è, come dicevo, uno “specchio dal futuro”. Parlare di un’ispirazione o di un’influenza di Gene sul soldato leggendario sarebbe eccessivo, vista la dubbia canonicità di Portable Ops, ma il fatto che quest’ultimo passi tutto il gioco a cercare di fermare la nascita di Army’s Heaven mentre il giocatore (e solo il giocatore) sa che diventerà membro dei Patriots prima e fondatore di Outer Heaven e di Zanzibar Land poi (ispirando a propria volta le azioni di Liquid e Solidus) genera l’ironia drammatica, un potente strumento narrativo usato fin dal teatro greco per stabilire o rafforzare il senso tragico. Ironia resa ancora più pesante dall’importante discorso di Gene dopo la distruzione del Metal Gear RAXA: quello su come la prossima fine della Guerra Fredda avrebbe portato un rafforzamento dei nazionalismi e dell’odio e, di conseguenza, su come le armi nucleari si sarebbero diffuse e su come “verrà il giorno in cui soldati della stessa nazione uccideranno i propri fratelli, proprio come voi adesso. Chi può dire che un giorno non vi troverete a puntare il vostro fucile ai vostri vicini, i vostri compagni, la vostra famiglia?”; un discorso che la dissoluzione della Jugoslavia, i regimi totalitari in Asia, i genocidi in Africa e molti altri eventi dimostrano essere tragicamente reale.

Gene in giapponese è doppiato da Wakamoto Norio? Come non detto, allora. Contro quella voce la gara sarà dura.


In definitiva, mi sento di dire che nella storia di Portable Ops ci sia stato molto impegno per mettere Naked Snake in relazione con una versione più machiavellica del suo futuro sé, Big Boss, per creare una narrazione ricca di rimandi all’Incidente di Shadow Moses e carica di ironia tragica. Voi cosa ne pensate? Quale pensate che sia il significato di questa insistenza sul tema del dualismo / del doppio? Venite pure a discuterne con la community!


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