• Già in lavorazione un Metal Gear senza il maestro
  • Appuntamento a settembre
  • Battaglie multigiocatore di nuova generazione




MGS in Real World - La genetica di Metal Gear Solid
scritto da Pasta Eater il 07 Settembre 2013

L’utilizzo di invasive terapie geniche sull’uomo è un argomento centrale in Metal Gear Solid: sia “Les enfants terribles” che la squadra speciale Next Generation sono frutto di impressionanti operazioni di ingegneria genetica. Non tutto quello che viene affermato nel gioco, però, può essere considerato verosimile; vediamo perché.


Nelle fasi finali di Metal Gear Solid, Liquid afferma che lui stesso e Solid sono “fratelli”, nonché cloni di Big Boss. Veniamo quindi a sapere che il terrorista biondo è convinto di aver subìto sperimentazioni che avrebbero lasciato a lui i soli geni recessivi del soldato leggendario, mentre a Solid sarebbero toccati i dominanti, implicitamente considerati come migliori. Solid e Liquid non sarebbero quindi cloni perfetti di Big Boss, ma individui completamente diversi, fra loro e rispetto al “padre”. Va innanzitutto chiarito che i geni recessivi, nonostante il nome, non sono da intendersi come “negativi”: più semplicemente, si esprimono solo se non è presente la loro “versione” dominante, che andrebbe altrimenti ad esprimersi in via esclusiva. Esistono però anche geni codominanti, in cui due o più alleli (che sono le diverse “versioni” di un gene: codificano per uno stesso carattere, ma con risultati diversi) possono esprimersi contemporaneamente (è il caso del gruppo sanguigno), e  geni a dominanza incompleta, in cui un allele si esprime in toto mentre l’altro solo in parte. C’è poi una grande categoria di caratteri, detti quantitativi: si tratta di tutte quelle caratteristiche che si possono misurare, come l’altezza, il peso, la resistenza, la forza. Sono sì migliorabili con l’esercizio, ma i valori estremi (minimi e, soprattutto, massimi) sono determinati dal corredo genetico che un individuo possiede. I geni responsabili dei caratteri quantitativi non sono, però, ben determinati, in quanto lo studio di questi è molto complesso a causa delle innumerevoli interazioni tra caratteri affini, che non permettono di isolare perfettamente il contributo di ogni singolo allele.
 
Questa lunga spiegazione è necessaria per avere una visione d’insieme sulla genetica, che non è così semplice come ci vorrebbe far credere Kojima: dire che Solid ha solo i geni recessivi e Liquid solo i geni dominanti di Big Boss può essere, al limite, una semplificazione narrativa, assolutamente non realistica.  Perché? 
 
A prescidere dai geni, questa scena DOMINA!
 
Considerate ancora che ogni singolo gene è composto da esoni ed introni, cioè da sequenze espresse, che danno origine a proteine, e non espresse, che invece non vengono “decodificate”. È stato però dimostrato che, eliminando gli introni, l’intera sequenza genetica spesso non viene decodificata, anche se non sappiamo ancora come questo accada, e perché non succeda sempre. Come se non bastasse, il 75% del nostro DNA è composto da sequenze di basi che non compongono geni espressi: è il junk DNA, così chiamato per la sua apparente mancanza di funzione. Tagliare pezzi dello stesso, o anche solo spostare geni espressi lungo la sequenza genetica può portare a disfunzioni in uno o più geni, anche non intaccati dal processo. Anche ciò è tuttora inspiegato. Questi problemi, dovuti ad una conoscenza delle funzioni del DNA ancora troppo superficiale, spiegano perché servono anni di sperimentazioni per implementare pochi geni in un organismo, dato che nella maggioranza dei casi i risultati sono ben lontani dal previsto, e spesso sconfortanti. Per far sì che Liquid avesse solo geni dominanti sarebbe stato necessario modificare l’intera sequenza genetica di Big Boss, operazione mastodontica, praticamente impossibile a causa dei problemi, casuali e non prevedibili, a cui si sarebbe andati incontro.
 
È molto più realistico, invece, quanto affermato riguardo alla creazione dei cossiddetti soldati genetici, l'esercito "Next Generation". L’idea di inserire nel DNA alcuni geni (nel videogioco si parla di 60, un numero quindi non esorbitante) che migliorino i cinque sensi, la resistenza, la forza e magari eliminino o riducano la percezione del dolore è interessante, ma soprattutto molto più plausibile e realizzabile.
 
I formidabili soldati genetici: vista e udito sopraffini, intelligenza superior... ehm.
 
L’ottenimento del “soldato perfetto”, oltre a porre seri problemi etici, darebbe però luogo ad un gap militare quasi paragonabile a quello della bomba atomica, accentuando ancora di più la polarizzazione delle nazioni in “blocchi”. A livello globale si è già iniziato a parlarne apertamente: in un documento redatto dalla Greenwall Foundation, pubblicato all’inizio del 2013, si discute ampiamente sulle caratteristiche operative che eventuali “soldati genetici” potrebbero avere, nel rapporto con i commilitoni, con i nemici, e soprattutto con i civili, una volta tornati a casa; si discute persino dell’inquadramento legale di un individuo “modificato”, e dell’eventuale classificazione come ”arma biologica”. Per non parlare del fatto che potrebbero, addirittura, andare a costituire una specie diversa dall’ Homo sapiens sapiens.
 
Hai opinioni, dubbi, riflessioni a riguardo? Vieni a discuterne con noi!
 

Fai visita a MGW anche su Facebook, Twitter e Youtube!

 Licenza Creative Commons
Powered by CuteNews