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MGSV: perché il 1984, temi orwelliani, stealth realistico
scritto da Grey Fox 92 il 13 Giugno 2013


In un'intervista al sito giapponese 4gamer.net, Hideo Kojima ha espresso qualche opinione sul partecipare all'E3 e si è mostrato puntare in alto con MGSV. Sono state inoltre fatte nuove riflessioni sulla scelta del 1984 e sulll'inclusione di temi orwelliani, oltre che sul nuovo tipo di stealth.



Girando per l'E3, Kojima ha avuto modo di dare un'occhiata al lavoro degli altri sviluppatori, tra cui The Division che l'ha colpito particolarmente. Indipendentemente dalla bontà del lavoro degli altri, comunque Kojima-san si mostra molto agguerrito con il suo lavoro:
"Credevo stessimo ricevendo una buona reazione, ma dopo aver visto [Tom Clancy's] The Division di Ubisoft ho sentito di dover lavorare di più. All'E3 combattiamo contro le grandi aziende del mondo intero. Una volta credo di aver vinto la battaglia con MGS3, ora ci siamo dati l'obiettivo di 'conquistare il mondo di nuovo' con MGSV. La V nel titolo è la V di 'vittoria'."

Guardando da dentro MGSV, Kojima ha poi spiegato la scelta dell'ambientare The Phantom Pain nel 1984, celando in realtà anche riferimenti letterari:
"Dai tempi di MGS3 ho sempre voluto fare un gioco sulla storia di quest'epoca. Inoltre, 1984 è anche il titolo di un romanzo di George Orwell e MGSV include temi orwelliani."

"MGS3 era ambientato nel 1964, Peace Walker nel 1974 e MGSV nel 1984. Ci stiamo muovendo con incrementi di 10 anni. È un equilibrio, dal momento che gli adolescenti di oggi non erano nati nel 1984, ma non è troppo lontanto. Detto ciò, c'è da aspettarsi altre ambientazioni oltre l'Afghanistan."




Infine, Kojima-san ha fatto ancora un po' di luce sul nuovo tipo di gameplay di MGSV:
"Lo stealth di MGSV è molto realistico. Non si tratta più di seguire solo regole del gioco. Puoi decidere di camminare fino alla destinazione o di guidare un'auto. Ci sono meno sentinelle durante la notte, ma sarà più facile vederti se accendi i fari. Di certo ci sono molte più sentinelle durante il giorno."

"Credo che la definizione di 'simulatore di stealth reale' sia appropriata. Precedentemente, quando il gioco era su binari, i giocatori sapevano cosa aspettarsi, perché gli sviluppatori mettevano un'esplosione lì, un muro crollato lì... era come una casa infestata."

"Ora il meteo e il tempo cambiano. Volevo fare questo gioco permettendo a un milione di diversi giocatori di giocare in un milione di diversi modi."

Kojima dice di aver concesso davvero tante interviste in questi giorni, quindi ci aspettiamo tante nuove notizie. Rimanete con noi per saperne di più, e venite nel nostro forum per parlare di MGSV!

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